Il Suono Primordiale del Gong


Sento l'impatto delle vibrazioni. Sulla pelle del viso, nel petto, sulle dita e nei polsi, su tutto il mio corpo. Crescendo e crescendo, il suono si riflette su di me come una brezza dalla temperatura neutra, mi investe come una pioggia fitta e leggera. Mi trasporta in uno stato di relazione sottile. Sento che mi scava e mi svuota ...  regale, autorevole e forte.


Lo strato di duro metallo dalle mille curvature è diventato di colpo morbido e flessuoso; il suono del Gong si irradia in tutta la sua bellezza e, come un pavone in amore, ha aperto la sua ruota. Tra il mantra che ripeto ed il dispiegarsi delle Sue ali sonore si accende una relazione intensa, che genera un passaggio nuovo: vedo le resistenze, come dighe naturali sotto la spinta del fiume, cedere ed aprire la via ad un flusso per tanto tempo intrappolato. Vedo arrivare ciò che non conosco, mentre vedo andar via ciò che credevo di sapere. Posso solo toccarti attraverso uno strumento, ma Tu puoi trapassarmi in ogni mia parte. Soltanto l'Atma intoccabile rimane impassibile, ma Tu lo sai bene: l’Anima e il Tuo Silenzio sono fatti della stessa natura.

Mi mostri solo il Tuo volto visibile e mi trascini nella ricerca impossibile del Tuo volto invisibile. Come potrei cantare la Sangat dei Tuoi suoni ? Come potrei descrivere la Tua melodia ? Come si rinnova tutto ciò !? La tua Parola è irripetibile.

Come un saltimbanco, che si getta attraverso un cerchio di fuoco, così gli insegnamenti scorrono verso di me, attraversando la Tua forma universale. Ogni pensiero logico diventa una follia, mentre ogni sogno una semplice realtà. Trasformi ogni equilibrio, spazzi via inutili brandelli di certezza e passi la mano a cancellare un disegno di sabbia che ha oramai mostrato la sua bellezza. Mi lascio cullare dalle Tue correnti come sdraiato sulla riva del mare, il blu del cielo mi ha messo una mano sul petto e può sentire gli intervalli di silenzio che, scivolando via, hai lasciato dietro di Te. Mentre lo strascico dell'ultimo eco del tuo vestito, come una bassa marea, elegante svanisce, una mano leggera mi guida il respiro. Una nuova barca mi hai lasciato vicino, per andare ancora per mare, per portarmi ancora da Te.

L'origine
Meditare sul Gong è meditare sull' origine del Cosmo. Lasciando scivolare ogni pensiero, ti mostra pian piano, al di sotto del velo del suono, il Suo volto radiante. Mistero del Suono primordiale. Dall'Adi Naad l'Universo scaturisce ed il suo espandersi è la totalità di tutti i riflessi d'energia. Il Gong è l'occhio attraverso il quale Dio vede la manifestazione della Sua creatività. Il Gong è il portale di Dio sotto forma di soglia sonora. La sua durezza è solo apparente, in realtà è solo una membrana: al di là di questa c'è la trascendenza colta dall'intuizione, nel suo corpo soggiace la potenza creativa e al di qua c'è diffuso il riflesso dell'idea stessa che incarna.

Il Gong è respiro. È preghiera.
È vivo, fluido, interagisce.
Esso è la Tua Prima Voce.

La forma stessa di questo strumento mistico è la medesima che l’umanità associa con l'Infinito. Esso è territorio indefinito e, allo stesso tempo, ventre materno contiene. È pertanto uno strumento che ha in sé la traccia originale della polarità, che è, a sua volta, espressione energetica dell' esistenza. Il Gong racchiude nel suo silenzio, nell'apparente immobilità, la potenzialità del Pran, l'unità energetica. È quindi con profonda attenzione che ci avviciniamo al Gong e lo invitiamo a farci sentire la sua Voce. Nel suo silenzio è "Ik", l'Uno o l'Attimo. Il suo respiro è "Ong", ciò che apre lo Spazio. "Kar" è l'effetto dell'impatto, la nuova dimensione. Se suonato con consapevolezza, il Gong produce una sintesi, che è completezza nell'essenza: "Sat Nam". "Siri" è ciò che va al di là della vibrazione e della sua ondulazione. "Wahe Guru" è l'estasi concessa, quell' evento indefinibile che risulta da un incontro: da una parte, la pulizia di una mente rinnovata nel processo meditativo, attraverso il quale il meditante riscopre il giusto rapporto tra Vuoto e Pieno, tra ritmo e pausa; e dall'altra, un intervento rinnovante di totale rinascita.

Il Cerchio
Mandala, Chakra e Gong sono assimilabili sotto la stessa simbologia: il cerchio, simbolo del ciclo dell' esistenza, gioco dei Tattwa (gli ultimi dei trentuno elementi costitutivi della realtà), ombelico del mondo, giardino dell'Eden ed Akal Takhat: il trono dell’mmortale. Nella nostra psiche tutti i cicli della vita sono presenti. Le tracce essenziali della storia evolutiva dell'Umanità sono rappresentate dalle forme ermetiche degli Archetipi. Da questi si irradiano innumerevoli varianti come gli innumerevoli suoni del Gong. Quando il corpo del Gong viene colpito, Esso emana vibrazioni che si colorano a seconda dell' area che viene colpita, del modo in cui si colpisce, degli intervalli tra i colpi e della consapevolezza di chi ha invocato quella Voce. Le qualità sottili di queste vibrazioni agiscono sul piano dei cinque elementi costitutivi della creazione. La relazione ed il rapporto tra i Guna sono già manifesti in modo chiaro nella Sua struttura fisica, così come nella Sua funzione.

Il Gong è un trono su cui risiede la Parola e con le sue quattro porte arriva ai quattro Chakra (angoli) del Cosmo: In Te c'è l'abbraccio che dissolve le pene, la paura ed il senso di sconfitta. In Te ci sono quel momento perduto e quel Nome che voglio ricordare. In Te c'è il burro per le mie labbra screpolate e per accendere la lampada che dimora nel cuore.

Per servirTi, Hari Simran Singh Khalsa
(Articolo della rivista NAD – Approfondimenti – Il suono primordiale del Gong di Hari Simran S.K.)

ascolta il Gong dal video:


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Non avere nulla al quale reagire


Provare a non reagire è inutile e impossibile nel momento. Non avere nulla al quale reagire è la natura del percorso. Questo è l'obiettivo della tua crescita e la meta della tua crescita è lo scopo della tua vita.


Cerca nuove prospettive attraverso la flessibilità - fisica, emotiva e psicologica. La grandezza non arriva attraverso una grande varietà, la scoperta non appare attraverso dei viaggi senza fine. La grande scoperta arriva attraverso la cattura dello slancio di un singolo momento all'interno di un singolo spazio. Questa è una nuova prospettiva. Ma è la scoperta perfetta, o addirittura la migliore ? La risposta. . . non è una risposta ma una presa di coscienza.

La perfezione è la flessibilità di assorbire le imperfezioni nel cuore di ogni momento. . . riportando te stesso negli angoli, imperfetti e disagevoli, dove i tuoi punti di forza vengono scoperti. Quando sei emotivamente flessibile - invece di reagire emotivamente con la paura e la rabbia o ritraendoti nella tristezza - crei le perfezioni che assorbono ogni cosa presente sul cammino della connessione con la tua più grande forza.

Quello che credi di non essere abbastanza forte da gestire, è solo l'illusione della tua inazione. Rendi ogni angolo di disagio che si pone in questo processo come la tua casa - non come una minaccia - e impara attraverso l'esperienza ad abitare nella casa collettiva di ogni singolo momento come un ospite - non a vagare per il mondo come un fantasma.

Evita il disagio e lo shock della tua impermanenza, identificandoti con la permanenza di quei punti di forza. Impara ad evolvere attraverso il processo di evoluzione, non con l'accesso alla grande varietà e alle emozionanti fughe. In realtà sai che tutte le fughe sono inutili.

E' la completa mancanza di un qualsiasi piano di fuga (essere intrappolati in un angolo) che crea la forza creativa per gestire ogni singolo momento, fino a che quel momento è soddisfatto con successo. Accedere a volontà alla corsa attraverso il mondo esterno, è un tentativo di rinviare la tua crescita fino a quando essa non è "confortevole". Ebbene - non potrà mai diventare confortevole. Le leggi della "causa e dell'effetto" (karma) assicurano questo.

Sei qui per crescere e i comfort esterni non sono mai stati dei campi di crescita dell'evoluzione. Il vero comfort arriva quando hai superato tutti i test di disagio e sei in grado di essere completamente a tuo agio ovunque e in qualsiasi momento. Solo tu credi di non essere abbastanza forte per raggiungere questo obiettivo, perché non hai mai permesso a te stesso di sedere in questo angolo abbastanza a lungo per provare la tua capacità fenomenale di arrivare. . . in realtà puoi fare questo.

Accedi alla voce di questi enormi punti di forza interiore ascoltando i loro battiti con assoluta fiducia - non cercandoli fuori - ma stando con loro. Provare a non reagire è inutile e impossibile nel momento. Non avere nulla al quale reagire è la natura del percorso. Questo è l'obiettivo della tua crescita e la meta della tua crescita è lo scopo della tua vita.

Il fondamento di tutta questa svolta, di questa crescita, di questo rafforzamento è la compassione di sè. Essa non può mai essere un obiettivo. Si tratta di un sottoprodotto del semplice essere reali - in tempo reale. La compassione di sè - la più alta forma di comportamento umano - è lo stato dell'essere visto dal sé come ideale, attraverso il punto di vista imperfetto dei tuoi occhi e degli occhi degli altri. . . vedere il tuo "Sè" in quanto perfettamente imperfetto-perfetto nello specchio della riflessione materiale. Con questo sguardo, arriva il sollievo e la grazia e la comodità, aldilà di ogni comfort immaginabile. . . lo stato che la Vita e la tua vita hanno portato avanti sin dal Big Bang.

Fonte: Guru Singh; Traduzione e adattamento di Onkar Singh Roberto
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Influenza Stagionale, tecnica di respirazione per rafforzare il sistema immunitario


E' inverno, tempo di freddo, di umido, di abbattimento. Tante persone combattono la classica influenza stagionale utilizzando i più svariati rimedi, nel tentativo di superare questa fastidiosissima fase. Il più delle volte si cerca la soluzione all'esterno di noi stessi: medicinali, spezie, tisane, ecc.. Tutte ottime cose, ma oltre questo, lo Yoga ci insegna che quello di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi e possiamo sfruttarlo. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Si tratta del "Sistema Immunitario", un potente meccanismo di difesa del corpo che è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. Come per qualsiasi altro meccanismo, è necessaria una certa manutenzione affinchè esso svolga correttamente il suo compito. Pertanto, se vogliamo che funzioni e ci protegga dobbiamo sapere e fare alcune cose:

1) L'Energia precede sempre la Materia. Tutte le malattie impattano per prima cosa, la tua Aura (campo elettromagnetico). Mantieni la tua Aura forte, mantenendo i tuoi pensieri positivi ed edificanti. Indulgere nella paura, nel dubbio e nella preoccupazione non fa altro che diminuire la tua Aura e ti rende più vulnerabile alle malattie fisiche.

2) Controlla la tua mente. Se ti preoccupi incessantemente di ammalarti - lo stress indebolirà il tuo sistema immunitario e avrai maggiori probabilità di ammalarti. Quando le preoccupazioni sorgono, ridireziona i tuoi pensieri, concentrati sulla gratitudine per la tua salute in questo momento.

3) "La migliore pillola di vitamina che tu possa prendere è un respiro pieno" (Yogi Bhajan). Il Pranayama (controllo del respiro) è importante per nutrire le tue cellule con l'ossigeno.

4) Ecco una tecnica facile di Kundalini Yoga che rafforzerà il tuo sistema immunitario in pochi minuti: si chiama Respiro del Cane (Dog Breath).

Come si fa:
- Siedi con la schiena dritta, mento leggermente abbassato e ritratto, petto in fuori.
- Tira fuori la lingua
- Inizia ad ansimare come un cane con la bocca (rapidamente inspira ed espira attraverso la bocca)
- Continua per 3-5 minuti. Per terminare, inala e trattieni il respiro per 15 secondi, mentre premi la lingua contro il palato superiore. Espira e ripeti altre due volte.

Ecco un video dimostrativo (in inglese):



Clicca sull'immagine e
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L'attaccamento che nasce dall'affetto



Guardati dall'attaccamento che nasce dall'affetto, perché separarsi da chi ci è caro è doloroso; se invece non assecondi né osteggi l’affetto non ci sarà schiavitù. (Dhammapada strofa 211)
(Per un'ampia selezione di libri sul Buddhismo clicca qui)


Possiamo provare affetto, ma quanto siamo liberi nel modo di relazionarci a questi sentimenti ? Con il Dhamma possiamo sentire quel che sentiamo e conoscere la verità dei sentimenti: non sono la cosa ultima e non è saggio attaccarsi e perdersi in essi. Quando ci attacchiamo ai sentimenti li distorciamo. In un momento di attaccamento al piacere abbiamo una sensazione di aumento di godimento, ma se non siamo abili nella presenza mentale, non vediamo la delusione che stiamo incamerando per dopo. Le condizioni cambiano, il piacere svanisce, e il senso dell’io, che gode del piacere, pure svanisce. Allo stesso tempo, generiamo una tendenza ad attaccarci, e a perderci, nelle sensazioni spiacevoli. Piacevole o spiacevole, una sensazione è una sensazione, ci attacchiamo a una e ci stiamo attaccando a entrambe. Riflettendo su questa strofa, possiamo scoprire che permettere consapevolmente a quel che sentiamo di arrivare e andare non diminuisce la gioia. In effetti, la libertà di sentire qualsiasi cosa sentiamo senza essere limitati dall'impulso ad aggrapparci è il sentiero che conduce fuori dalla schiavitù.

Fonte: Ajahn Munindo
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L'Attrazione del Karma


Nella mia meditazione di questa mattina, ho avuto la possibilità di vedere qualcosa sul karma. Si potrebbe dire che dopo aver sperimentato con un sacco di diversi tipi di pratiche spirituali nel corso degli anni, non ho mai capito il karma fino a questa mattina. Anche Dio sa, in teoria, che tutte le pratiche diverse, con insegnanti diversi e diversi punti di vista che ho usato per esplorare, miravano a una cosa: cancellare il mio karma. (Per un'ampia selezioni di libri sul Karma clicca qui)


Ma che cosa significa, esattamente .... cancellare il proprio karma ?
Quando ero più giovane, il karma era l'equivalente orientale della polarità bene/male, peccato/redenzione con la quale ero cresciuta. Solo il karma dava così tante vite per lavorarci sopra. C'era un senso di qualcosa che è "giusto" e di qualcosa che è "sbagliato". E la conseguenza di fare la cosa sbagliata o i vantaggi di fare la cosa giusta - questo era il karma. Nella mia mente, quelle definizioni di "giusto" e "sbagliato" erano scritte su un muro da qualche parte nei cieli. Se solo avessi potuto memorizzare la lista e mettere il maggior numero possibile di segni di spunta nella colonna "giusto", allora Dio mi avrebbe amato e sarei stata protetta e curata in qualche modo.

Quello che ho visto nella meditazione di questa mattina era molto diverso ma profondamente toccante. Yogi Bhajan ha parlato del "tu dentro di te" e mentre meditavo sul Gurbani e facevo del mio inadeguato meglio per tradurlo in inglese, ho trovato che "Naam" è veramente l'esperienza del "Tu dentro di te". L'Identità Divina che vive all'interno del cuore. L'Anima-Essere che è venuta e passata attraverso cicli di molte nascite e morti. E che il Naam e la mente sono esperienze molto diverse all'interno di se stessi. La mente ha una attrazione. Attrae l'essere in questo e in quel modo - con i suoi pensieri e desideri, sogni e speranze, paure e fantasie. Ma la mente non è ciò che siamo. E 'una identità provvisoria donata a noi nel tempo e nello spazio. Per questa vita, per un conciso scopo per il quale l'Essere Interiore è venuto sulla Terra.

Ma questo Essere Interiore, questa Divina Identità, qusto Naam, questo Tu dentro di te - ha il suo scopo. La propria realtà e destinazione. E il karma non è quando si rompe una regola del ciò che è giusto e sbagliato, scritto su qualche settimo cielo da qualche parte. Il karma è dentro di noi, nel qui e ora. E' una questione semplice. Il respiro della vita è stato dato a ciascuno di noi come un dono. Con questo respiro - stiamo compiendo ciò per il quale l'Essere Interiore è venuto qui a fare esperienza ? O no ?

Il Gurbani parla di come la mano dell'Uno guida ogni cosa. Così, come possiamo definire chiunque, buono o cattivo? Quando siamo intrappolati nel giudizio che potremmo avere uno dell'altro, perdiamo di vista il nostro giudizio interiore. Non importa ciò che un'altra persona fa. Non abbiamo alcun controllo sull'altro, davvero. Possiamo tentare di manipolare e influenzare. Lusingare o minacciare. Ma non c'è nessuna garanzia che funzioni. In definitiva, ogni essere umano è assolutamente sovrano. Ed è uno spreco di fiato giudicare o controllare - anche se Dio sa che è un'abitudine molto potente, che a volte usiamo l'uno con l'altro.

Ma ad ogni respiro, attraverso una mente meditativa coltivata dalle parole del Guru, possiamo giudicare noi stessi. Sto vivendo questo momento in allineamento con la mia identità spirituale ? Sto agendo in questo momento, in un modo che rifletta la realtà della mia dignità e Divinità ? Sto utilizzando i doni del mio corpo e i talenti della mia mente per compiere il viaggio che la mia anima ha intrapreso ? Sto ricordandomi della Luce Immortale dentro di me ? O sto dimenticandolo ?

Questo è il karma da quello che ho visto e vissuto oggi. Quei respiri, quei momenti, quando ci dimentichiamo la nostra Divinità Interiore, il nostro Essere Interiore, la Luce. E lasciamo che la forza del desiderio ci porti lontano dal fare quelle cose che lo Spirito è venuto qui a fare. E' difficile perché, da bambina, non ho mai imparato che Dio vive in me. Ancora meno, che lo scopo della vita umana fosse di sperimentare questo. Mi è stato insegnato un sacco di altre sciocchezze che non mi sono mai servite. Hanno solo creato molta confusione. Ma quando, attraverso gli insegnamenti del Guru, possiamo trovare e toccare il Naam dentro di noi e noi possiamo conoscerlo - "Hey, questo è ciò che sono veramente !" - allora il karma è semplicemente il conto, che teniamo dentro di noi, di quando abbiamo vissuto secondo la nostra Divinità Interiore, o quando abbiamo tradito noi stessi, quando abbiamo tradito la nostra verità interiore. E in nome del bilanciamento di tale conto, torniamo ancora ed ancora.

Non ho conclusioni da offrire qui. Ma quello di cui sono grata per oggi, è di vedere che tutta questa faccenda del karma - tutta questa storia di andare e venire - è fra Me e me. E' tra l'Identità Divina che esiste dal tempo senza inizio e continuerà fino all'Infinito - e il temporaneo "me" - questo corpo, questa mente che sicuramente ha avuto un inizio e avrà sicuramente una fine. Il karma è se sono o non sono capace di mantenere gli accordi con il mio Intimo Sé - o se giro le spalle e perdo nei giochi di Maya. Ok, il karma accade. Ma sono grata di vedere che è contenuto dentro di me, e di sapere che il Guru promette che meditando sul Gurbani, l'equilibrio tra la mente e il Naam può accadere. Tutto può essere rimesso nel giusto equilibrio. In questo modo, il karma della vita può cadere e il ciclo di tradire il mio Sè può finire.

Possiate essere benedetti per trovare la Luce del Divino dentro di voi e per condividere questa Luce ovunque andiate.

Fonte: Ek Ong Kaar Kaur; Traduzione di Onkar Singh Roberto
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Può essere il fine supremo


Quando elevo la mente dal corpo, sento di tornare all'origine che non è nè essere, nè non essere. Penso che la vita sia un flusso che non ha inizio, nè fine.


Quando guardo le stelle, penso che esse non siano altro che il nostro specchio, di quello che saremo in futuro, al termine del nostro viaggio su questo pianeta. Quando ognuno avrà ripulito il proprio karma .... risplenderà come una stella. Ognuno di noi ne ha già una.

Come esseri umani rappresentiamo il presente, che non è altro che la fusione di passato e futuro. Quando abbasso lo sguardo e guardo la terra, vedo il passato; quando alzo lo sguardo verso le stelle, vedo il futuro. E noi stiamo proprio in mezzo !

Quando penso al tutto e al niente, penso che l'uno non possa esistere senza l'altro e, in quanto vita come energia creatrice, tutto si può creare dal niente.

E' insito nell'essere umano porsi le grandi domande sulla vita e sulla morte. Per questo motivo è importante vivere con tutta l'intensità ogni singolo momento .... in funzione del futuro, che non porta nessuna certezza.

Quando entro nel profondo di me stessa, sento una grande pace interiore e il desiderio di condividere questa beatitudine con chi non ce l'ha.

La vita ? La vita non è altro che un viaggio nella materia sensibile, dove alla base di tutto c'è la grande esperienza dei sensi, delle emozioni e di dare un senso profondo ad essa. E' nostra responsabilità pilotare il destino ed usare determinazione e volontà, affinchè si riconosca la vera missione per la quale siamo qui.

Gioia e sofferenza sono le inseparabili componenti della vita; fà parte dell'essere umano condividere con gli altri questa grande esperienza ... e sviluppare amore può essere il fine supremo dell'esistenza.

Nirupama Bhagwant Kaur
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Riconosci il tuo scopo e compi il tuo destino


Noi siamo in grado di entrare in sintonia con il nostro destino e di chiarirlo, come anche lo co-creiamo attraverso la nostra disciplina, l'impegno e la capacità.


Yogi Bhajan disse qualcosa di strano quando si parlava di obiettivi e dell'approccio umano alla vita. Disse che era molto inumano sforzarsi, cercare qualcosa e provare ad ottenerlo. Invece ci implorava di riconoscere ed emanare; di stare fermi e lasciare che le cose vengano a noi. Non voleva dirci di essere passivi. Voleva dire che abbiamo il potere di essere raggianti, letteralmente raggianti, nella nostra aura. E figurativamente raggianti, nel carisma che abbiamo quando siamo chiari, coerenti e consapevoli. Quando riconosciamo e proiettiamo la nostra identità, allora ogni cosa che completa questa identità, naturalmente arriverà a noi. Si tratta del principio primo della consapevolezza dell'abbondanza. Egli chiamò questo attributo, "Presenza".

Quando riconosciamo il nostro destino e lo scopo che lo accompagna, si diventa presenti in modo tangibile e potente. Questo non è un esercizio intellettuale, né è il risultato di un elenco di obiettivi, né l'esperienza che si può avere sviluppato nel tempo e con le esperienze. La presenza e lo scopo comprendono tutti i nostri obiettivi e risolvono quelli irrilevanti, dando vita a quelli importanti.

Noi tutti sperimentiamo questa presenza a volte. Spesso non intenzionalmente. Essa si risveglia in noi quando siamo assorbiti nel fare qualcosa che ci siamo impegnati a fare. Altre volte siamo spinti a riscoprire e allineare il nostro vero scopo a causa di una circostanza, di solito sgradevole. Questo a volte accade quando il successo cede il passo alla depressione o alla noia; quando si vive un'inspiegabile, graduale deriva dal senso di significato in ciò che facciamo; quando un importante transizione sconvolge la nostra vita - dal cambiamento di lavoro, di residenza, il matrimonio, la morte, la guerra o un disastro; o quando siamo pressati dai nostri cicli naturali di maturazione a rivalutare cosa, come e perché facciamo le cose.

Secondo Yogi Bhajan il destino è già dato dalla nostra totalità, con lo slancio e le potenzialità di ogni nostra azione nel corso della vita, e da Dio. Egli dice anche che in qualche misura possiamo cambiare il nostro destino, per come pensiamo, per la nostra capacità di estendere la nostra aura e di ottimizzare le funzioni dei nostri chakra e dei centri sottili. Entrambe le cose sono vere. Il destino che abbiamo e lo scopo che soddisfiamo sono cose dinamiche, non statiche. Esse emergono dal rapporto tra il nostro Sé finito e il nostro Sé Infinito. Se apriamo i nostri chakra con il Kundalini Yoga e stabiliamo una chiara identità e coscienza, allora creiamo e diveniamo consapevoli del nostro destino più elevato.

Noi siamo in grado di entrare in sintonia con il nostro destino e di chiarirlo, come anche lo co-creiamo attraverso la nostra disciplina, l'impegno e la capacità. Possiamo esprimerlo a parole o frasi che contengono non, "che cosa" come un obiettivo o, "come" al pari di una strategia, ma "chi e perché". Non c'è niente di male ad essere occupati e anche abili a salire la scala in fretta; basta assicurarsi che la scaletta sia appoggiata sul giusto edificio !

Il nostro cervello si è evoluto nel tempo per riconoscere dei modelli e per cercare di prevedere che cosa accadrà da quei modelli. Noi siamo fortemente direzionati nel cercare prevedibilità e sicurezza. Sei così in sintonia con il riconoscimento dei modelli che tutta la tua vita è soffusa con il tuo destino. Lo scopo della vita lascia impronte dappertutto attraverso il paesaggio delle tue esperienze. Hai solo bisogno di concentrarti, di aprire la tua percezione e lasciare che il modello scopra se stesso.

Metti da parte le tue aspettative e sostituiscile con una neutrale previsione e curiosità infantile; Metti da parte i tuoi giudizi di bene e male e dimora nella gratitudine con ciò che è reale; Metti da parte le convinzioni e le impronte degli altri e sostieni le convinzioni che sono autentiche per tuo cuore, la tua anima e la tua esperienza; Metti da parte i tuoi dubbi e vedi i tuoi talenti e i tuoi doni, emotivi, fisici, mentali, spirituali e sociali; Metti da parte il ronzio costante della tua vita e sostituiscilo con la quiete e la sensibilità intuitiva della tua coscienza

In questo modo, il modello del tuo destino e la direzione del tuo scopo saranno nel momento presente e in ogni momento della tua vita proprio come la forza della corrente crea la forma di un fiume. Appena percepisci questa forza del destino, traine fuori le parole che susciteranno passione per la vita e ispireranno altri allo stesso modo.

Fonte: 3HO; Traduzione: Onkar Singh Roberto
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Ciò che deve essere, è già


La paura è come un oceano - il tempo non scalda le sue acque mentre rabbrividisci e aspetti. Nemmeno entrare lentamente è una valida strategia per rendere la cosa più facile. Il freddo non viene cancellato da nessuna quantità di "aspetta finché non sei pronto".


Se non sei pronto ora, non sei mai pronto. . . questa è la realtà dell'illusione del tempo . . . "ciò che deve essere, è già" (Hammi Ham Brahm Ham). Fino a che non rendi la tua disponibilità attiva, essa sta dormendo.

Essere pronti è un'azione a cui dar seguito - non una condizione di attesa. "Prontezza" è l'atto coraggioso di affrontare le paure che sono sempre presenti in ognuno. "Prontezza" è l'atto coraggioso di far fronte a queste paure fino a quando esse non ti affrontino più - non ti controllino più - non ti limitino più. la prontezza riguarda il connettersi con la tua proiezione . . . non la tua protezione.

Noi tendiamo a parlare con noi stessi e a guidare la nostra vita con parole apprese e costruite da bambini. Esse costituiscono la parte più debole della nostra storia attuale . . . con molta poca gloria. Queste sono le paure genetiche della preservazione dell'illusione (al di là della loro effettiva utilità) trasferite attraverso le generazioni fino ad oggi. "Impegno" è l'antidoto a queste profonde storie genetiche. Rompere i codici di questo linguaggio famigliare, prevale sul modo in cui viene controllato il tuo mondo dal profondo della storia. Questo ti permette di essere coraggiosamente presente nel momento presente.

Il coraggio è penetrare nel tempo per dargli il massimo valore, non per correre davanti a lui, nè per stare dietro a lui. Quando corri davanti al tempo, sei ansioso e preoccupato nel presente - quando sei in ritardo, ti senti esausto e la trepidazione rabbuia anche la più semplice attività. Presta la massima attenzione alle tue positive emozioni impegnate in questo momento; ti guideranno in avanti e ti faranno conoscere il "come". Sii disciplinato nel fare esperienza - ma non dare seguito - a tutte le voci negative che naturalmente sorgeranno a produrre delle eguali opposizioni.

Si tratta di una sfida enorme ? Assolutamente lo è - ma è un immergersi e affrontare le acque fredde. Non troverai mai il caldo, ma la nuotata risulterà favolosa.

Fonte: Guru Singh; Traduzione di Onkar Singh Roberto
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Vivere in armonia con le Fasi della Luna


Qui sotto puoi sapere qual'è l'attuale Fase della Luna (l'aggiornamento è automatico). Da millenni, la Saggezza conosce l'influenza che la Luna ha sull'uomo e indica come comportarsi per vivere in piena armonia con i suoi effetti.

CURRENT MOON


New Moon (Luna Nuova)
La Luna Nuova è quando sei al tuo più basso livello di energia. E' un buon giorno per digiunare e assumere solo limone e acqua. Digiuna dal sorgere del Sole fino al giorno dopo all'ora di colazione, quando romperai il digiuno.


Waxing Moon (Luna crescente)
E' il tempo che intercorre tra la Luna Nuova e il giorno prima della Luna Piena. Durante questo tempo l'energia del corpo si muove nel tuo centri superiori (chakra). Questo è il momento di portare cose nuove, persone nuove o nuove relazioni nella tua vita o di accelerare l'avanzamento dei tuoi progetti speciali.

11 giorni dopo la Luna Nuova
Yogi Bhajan ha insegnato che questo è il giorno in cui ci si trova in equilibrio. Il sistema ghiandolare si riadatta e il tuo metabolismo sta cambiando, quindi se mangi molto leggero (cibo vegetariano) o se bevi solo acqua e limone in questo giorno, la tua salute sarà perfetta.

Full Moon (Luna Piena)
Sei naturalmente accelerato, con la Luna Piena. Sei al tuo livello di energia più elevato. Le secrezioni del tuo corpo sono al loro massimo, in modo che non vuoi che la tua energia venga utilizzata per consumare cibo. Salva la tua energia per ricostruire te stesso. Prova a bere solo liquidi in questo giorno. Se senti di dover mangiare, bevi solo del latte. (Ma, non bere latte freddo del frigorifero. Il latte deve essere portato ad ebollizione. Lascia che il latte schiumi e poi porta il calore verso il basso in modo che il latte si trovi a bollire lentamente per 5-10 minuti. Mentre cuoce, puoi aggiungere un pizzico di curcuma macinata, un pizzico di pepe nero, una stecca di cannella, o qualche pizzico di zenzero per ridurre eventuali effetti collaterali)

Waning Moon (Luna Calante)
E' il tempo che intercorre tra la Luna Piena e il giorno prima della Luna Nuova. Questo è il momento migliore per eliminare cose, relazioni o situazioni dalla tua vita che non ti servono più. Non è generalmente considerato come il momento migliore per iniziare un nuovo progetto.
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Richieste a Dio


Qui puoi scrivere la tua richiesta da affidare a Dio. Lui si occuperà di esaudire qualunque tua richiesta. Specialmente se ti riguarda personalmente. Devi solo lasciarlo fare e dargli tempo.


Per scrivere la tua richiesta, clicca in fondo a questo post su "Posta un commento". Se vuoi puoi indicare la tua identità oppure rimanere anonimo. Tanto il "chi sei", Lui lo sa.
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