L'Italia è 12esima per spese militari. Con 23 miliardi. E nona per esportazioni. Usa primi in entrambe le classifiche. Cina e Arabia tra i principali acquirenti.
(Articolo di Marta Caldara, lettera43.it)
Lo scorso 12 maggio 2015, papa Francesco ha denunciato: «Tante persone potenti non vogliono la pace perché vivono delle guerre» attraverso «l'industria delle armi».
Molti si sono chiesti se le sue parole fossero rivolte anche all'Italia. Ebbene, quanto frutta al nostro Paese questa industria delle armi? E qual è la situazione negli altri Paesi del mondo?
Lettera43.it ha stilato una mappa, Stato per Stato, aggiornata al 2014 e basata sui dati Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), una delle fonti più affidabili per quanto riguarda le spese militari.
L’analisi include aerei, sistemi di difesa, artiglieria, missili, satelliti di ricognizione, navi. Mentre equipaggiamento militare e armi di piccolo taglio non sono inclusi.
ITALIA 12ESIMA PER SPESE MILITARI. L’Italia si piazza al 12esimo posto per spese nel campo militare, con un totale di 23,29 miliardi di euro. Rispetto agli anni precedenti c’è una leggera diminuzione (tendenza iniziata nel 2008, dove il dato toccava i 28,15 miliardi). In totale, nel 2014 l’Italia ha destinato alle spese militari l’1.5% del Pil. Nello specifico, per quanto riguarda il rifornimento delle armi, nel 2014 sono stati spesi 151 milioni di dollari (circa 134 milioni di euro). Di questi, 110 milioni di dollari equivalgono alla cifra corrisposta agli Stati Uniti in cambio di armi mentre, a seguire, 20 milioni sono andati a Israele, 12 al Regno Unito e 10 alla Francia.
E NONA PER ESPORTAZIONI. Attualmente l’Italia è al nono posto per quanto riguarda l’esportazione di armi nel mondo, con un totale di 786 milioni di dollari (circa 700 milioni di euro) di entrate per il solo 2014. Il principale acquirente è l’Algeria, che nello scorso anno ha fatto entrare nelle casse dello Stato italiano ben 184 milioni di dollari (163 milioni di euro), seguita da Turchia (102 milioni di dollari equivalenti a 90 milioni di euro) e Israele con 77 milioni di dollari (68 milioni di euro). L’Italia ha venduto all’Algeria otto elicotteri Aw139, 25 missili terra-aria, due pistole navali, un sistema di localizzazione, sei radar Ags, una nave cacciamine. Alla Turchia quattro pistole navali super rapide, 16 compatte e nove elicotteri da combattimento A-129C Mangusta; a Israele 30 M-346 (aerei di addestramento militare transonici).
USA PRIMI IN ENTRAMBE LE CLASSIFICHE. Tra i 15 Paesi con le uscite militari più alte al mondo, gli Stati Uniti sono al primo posto, seguiti da Cina, Russia e Arabia Saudita.
Invece, per quanto riguarda l’esportazione di armi nel mondo, di seguito una lista dei principali fornitori di armi, con a capo sempre gli Stati Uniti, davanti a Russia, Francia, Regno Unito e Germania.
I principali fornitori di armi
1. Stati Uniti: un mercato da 10 miliardi di dollari Gli Usa nel 2014 hanno esportato armi per 10,19 miliardi di dollari (8,96 miliardi di euro). I principali acquirenti, in ordine decrescente, sono l’Arabia Saudita (1,2 miliardi di dollari), l’India (1,13), la Turchia (1,1) e Taiwan (1,04). L’Italia è 18esima.
2. Russia: l'India è il primo acquirente
Subito dopo gli Stati Uniti, il maggior esportatore di armi nel mondo è la Russia (5,97 miliardi di dollari), il cui principale cliente è l’India (con 2,15 miliardi). Tra i dati rilevanti c’è la vendita di armi alla Cina per 909 milioni di dollari, all’Iraq per 317 milioni e all’Afghanistan per 203 milioni di dollari.
3. Francia: armi a Marocco, Cina e Arabia
Per quanto riguarda la Francia (1,9 miliardi di dollari ricavati nel 2014 dall'export) al primo posto tra i compratori d’armi si trova il Marocco (533 milioni di dollari), seguito dalla Cina (204 milioni di dollari), dall’Arabia Saudita (175 milioni di dollari) e dagli Emirati Arabi Uniti (122 milioni di dollari).
4. Regno Unito: Riad in testa, poi l'Indonesia
Principale acquirente di armi dal Regno Unito (1,7 miliardi di dollari) è l’Arabia Saudita (705 milioni). Segue l’Indonesia con 541 milioni.
5. Germania: Polonia in cima alla lista dei clienti
La Germania (1,2 miliardi di dollari) vende le proprie armi principalmente alla Polonia (169 milioni) e all’Indonesia (135 milioni di dollari). Tra i dati rilevanti si nota che l’Arabia Saudita è il quinto Paese ad acquistare armi da Berlino (65 milioni di dollari), subito sotto alla Grecia (110 milioni di dollari). Anche per lo Stato tedesco una cifra abbastanza consistente è ricavata dalla vendita delle armi agli Emirati Arabi Uniti (54 milioni di dollari).
Le spese dei Paesi in guerra
1. Iraq: finanziamenti per 627 milioni di dollari
Le armi irachene nel 2014 sono arrivate soprattutto da Russia e Stati Uniti (che hanno incassato rispettivamente 317 e 272 milioni di dollari), seguite da Iran, Bulgaria e Germania. L’Italia non ha venduto armi all’Iraq nel biennio 2013-2014. Il totale di finanziamenti per le armi nel 2014 è stato di 627 milioni di dollari, mentre nel 2013 l’investimento era stato di poco più della metà di questa cifra.
2. Nigeria: Usa, Russia e Cina i maggiori fornitori
La Nigeria nel 2014 ha avuto tre fornitori principali di armi: Stati Uniti, Russia e Cina, che hanno ricavato rispettivamente 62, 58 e 57 milioni di dollari dalla vendita di armi allo Stato Africano. L’Italia non ha contribuito.
3. Siria: investimenti in forte calo
Per quanto riguarda la Siria invece, mentre nel 2013 la cifra investita per l’acquisto di armi era stata di 361 milioni di dollari, nel 2014 l’investimento è stato drasticamente ridotto (10 milioni di dollari pagati esclusivamente all’Iran).
4. Libia: armi per 3 milioni dall'Italia
In Libia la situazione è analoga a quella della Siria, perché nel 2013 l’ammontare complessivo dell’investimento in armi è stato di 121 milioni di dollari (armi provenienti soprattutto da Canada e Russia), mentre è stato solo di 10 milioni di dollari per il 2014 (armi provenienti esclusivamente dal Canada). L’Italia ha venduto armi alla Libia nel 2013 per un totale di 3 milioni di dollari.
5. Arabia Saudita: spese per 2 miliardi nel 2014
L’Arabia Saudita è al quarto posto nel mondo per quanto riguarda le spese militari in generale (80,8 miliardi di dollari che corrispondono a ben 10,4% del Pil). Nel solo 2014 Riad ha speso in totale ben 2,63 miliardi di dollari (2,31 miliardi di euro). Le armi sono arrivate principalmente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, mentre l’Italia non ha registrato alcun introito.
(Articolo di Marta Caldara, lettera43.it)
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