Il Processo Mistico del Divino nel Mul Mantra


Il Mul Mantra è stato dato direttamente da Guru Nanak, uno yogi, un curatore, ed il fondatore dello stile di vita Sikh. Il mantra raccoglie la completa filosofia e psicologia del potenziale umano in un'unica frase compatta. (Per acquistare online i Mantra del Kundalini Yoga clicca qui)


Questa filosofia è l’essenza del Kundalini Yoga e dell’umanologia. Afferma che nella dimensione della consapevolezza, c'è una perfezione esistente, e nella dimensione della coscienza, una possibile evoluzione.Una mattina mentre faceva la sua Sadhana nei pressi di un fiume, Guru Nanak scomparve  per tre giorni in un risveglio estatico. Quando riapparve, tutti i presenti dissero che sembrava avere una luce splendente intorno a lui - un'aura così forte che la maggior parte della gente riusciva a vedere cose normalmente invisibili. In questo stato mistico di coscienza si sedette con i suoi studenti e pronunciò questo mantra:

Ek Ong Kar, Sat Nam, Kartaa Purkh, Nirbho, Nirveir, Akaal Muret, Ajuni, Seibhang, Gur Prasaad, Jap, Aad Sach, Jugaad Sach, Hei Bhi Sach, Nanak Hosi Bhi Sach. (Un Creatore ha creato questa Creazione, il Suo Nome è Verità, Realizzatore di ogni cosa, Senza paura, Senza vendetta, Immortale, Non nato, Autoilluminato, Dono di Dio, Ripeti, Vero sin dall'inizio, Vero attraverso ogni era, Vero anche ora, Nanak disse “la Verità sempre sarà")

L’intero mantra è una bussola che punta verso Dio. Il canto descrive la coscienza dell'umano-in-Dio. Non descrive Dio, perchè Dio è indescrivibile. Vi orienta come bussole nella direzione in cui camminare e andare.




Il Processo Mistico del Divino nel Mul Mantra
(di Ek Ong Kaar Kaur; traduzione di Onkar Singh Roberto)

Quando si parla di Divinità, a volte cerchiamo fuori di noi per discutere e definire Dio. Il Creatore diventa, attraverso le nostre conversazioni, tutto quello che un essere umano NON è: Onnipotente, Onnisciente, Onnipresente, Colmo d'Amore, Colmo di Compassione. E' come se noi umani prendessimo alcune esperienze che ci danno un senso di conforto, che ci danno un senso di sicurezza sulla Terra, e proiettassimo la loro espressione più perfetta e continua su un Essere Divino che può fare ed essere tutto ciò che vogliamo essere, ma non siamo.

Ek Ong Kar, Sat Nam, Kartaa Purkh, Nirbho, Nirveir, Akaal Muret, Ajuni, Seibhang, Gur Prasaad, Jap, Aad Sach, Jugaad Sach, Hei Bhi Sach, Nanak Hosi Bhi Sach.

Quando Guru Nanak parla della Divinità, la sua lingua, la sua percezione, la sua visione è talmente onnicomprensiva che la Divinità si mescola e fornisce la base per ogni cosa dell'Universo. E' l'ingrediente segreto che dà origine alla nostra esperienza umana. Ogni singolo aspetto dell'essere umano, sia se vogliamo giudicarlo "buono" o "cattivo", è abbracciato come parte del Divino. E' una Unione. Uno Yoga - se si può perdonare la parola - tra percezione finita ed Espressione Infinita. Il dovere che abbiamo nella nostra corporeità umana, Guru Nanak ci dice, è semplicemente quello di permettere a noi stessi di prendere coscienza di questa verità e di vivere in uno stato di gratitudine per questo. Questo è tutto.

Guru Nanak ha dato il Mul Mantra come essenza degli insegnamenti Sikh. Recentemente, meditando su di esso, mi resi conto come interdipendenti le frasi del Mul Mantra  realmente sono. Per lungo tempo il Mul Mantra mi sembrava un gruppo di aggettivi che descrivono l'esperienza della Divinità. Ma come un seme che si rompe per creare le radici - quello che ho visto è stato che il Mul Mantra non è solo una descrizione. Esso definisce un processo attraverso il quale possiamo diventare consapevoli della realtà del Divino dentro di noi. Ogni verso descrive uno stato di coscienza. E comprendere quello stato diventa un pre-requisito per lo sviluppo di una comprensione dello stato di coscienza descritto nel verso successivo.

Ek Ong Kar
Uno Spirito aldilà
Si muove all'interno della Creazione
Coordinando
Consolidando
Continuamente
Creando

Mantenere il Creatore separato dalla Creazione non è la strada di Guru Nanak. Vederlo in un gioco gioioso, mescolandosi, in continua evoluzione, trovando nuove espressioni di Sé - questo è il suo dono per noi. "Dio" non è là fuori da qualche parte - muovendo i fili o guardando per giudicare. Il Divino dimora dentro ogni molecola come Forza Vivente, esprimendosi costantemente in miriadi di forme, anche se tutte le forme sono in ultima analisi, unificate nell'Uno.

Per la maggior parte delle persone, la ricerca dello Spirito ha inizio in un modo esterno - e così Guru Nanak ci dà all'inizio una definizione compatta della Forza che Muove l'Intero Universo. E' Uno - Ek. Egli ha la vibrazione, il suono - Ong - e dal suono, dalla vibrazione che si esprime nella forma - Kar. Ma l'Unità e il suono e la forma sono uniti in ogni momento, in ogni cosa - continuando a suonare insieme. Un corrente scorre attraverso l'intera Creazione. E come i bambini che giocano con i colori, Ek Ong Kar non crea mai la stessa immagine due volte.

Sat Nam
E questo Spirito
Dentro di me
È la mia Vera identità.

Se posso accettare quello che Ek Ong Kar significa - allora devo anche accettare la Presenza del Divino dentro di me. Forse, non sempre vedo o sento quella Presenza. Ma Guru Nanak ci dice - che la Presenza Divina dentro di noi, è la nostra vera identità. Il nostro vero nome. La nostra esistenza reale. Quello che vedo di me oggi, "una donna di 38 anni, Sikh, cresciuta nel South Jersey, che ama leggere, che ama il cioccolato, ecc.", è una cosa molto temporanea che cambierà con l'età, o svanirà appena il respiro lascerà il mio corpo. Ma al di là di queste definizioni, questi ricordi immagazzinati, opinioni e gusti di vita - vi è una Presenza, una Vita, uno Spirito che andrà avanti. Questa presenza è parte integrante del gioco di Ek Ong Kar. E questa è la mia Vera Identità. Sat Nam.

Kartaa Purkh
Egi fa tutto
E causa che il tutto
Sia fatto.
Egli mi protegge
Attraverso tutti gli incidenti
Del tempo e dello spazio.

Questo verso richiede un po' di sottigliezza da capire. Perché nelle due precedenti frasi, Guru Nanak illustra in primo luogo il Potere che gestisce l'intero Universo. In secondo luogo, dimostra che la Forza che sta dietro tutta la Creazione vive dentro me stesso allo stesso modo. E poi quello che vorrebbero farci capire è che questo Potere - che scorre attraverso tutta la Creazione e scorre attraverso me - tutto fà e tutto protegge.

Questo verso può essere difficile, perché è difficile credere che il Divino è Colui che Agisce. La nostra mente ci dice che: "Io sono colui che fà. Io sono colui che agisce. Io sono il creatore. Io sono il manipolatore. Io sono colui che può muovere le cose e creare la mia vita così come voglio. Io sono." Nel momento in cui la mente viene a sapere che NON è l'agente, protesta, crea dubbi, argomenta, diventa difensiva e fà baccano. La mente può diventare competitiva con la Divinità e cercare di dimostrare che è essa che fà, essa è il protettore - e nulla è più grande di sé stessa.

L'equivoco nasce a causa della mente. Lo scopo della mente è quello di servire l'anima. È stata creata per applicare la sua intelligenza ad eseguire i comandi dello Spirito. Quando un essere umano fluisce con l'esperienza del proprio Spirito e la mente ne è al servizio - allora è facile capire Kartaa Purakh. Dove l'"Io" non è vissuto come colui che fà. Dove tutto è organizzato e curato dalla mano dell'Uno.

Ma quando la mente non sa ascoltare o arrendersi alla nostra Divinità Interiore, allora segue i suoi propri impulsi e desideri. E in quella esperienza, nulla mai va nel verso in cui essa vuole. Ciò costruisce la frustrazione, la rabbia e la paura. Il saldo della nostra vita di esseri umani si basa su questo punto. Se la mente può essere addestrata per servire lo Spirito, può cedere la propria comprensione limitata della vita e consapevolmente godere l'esperienza dell'Uno in tutto. Ma se non è addestrata a servire lo Spirito e segue i propri pensieri e desideri - allora ciò crea una vita di passione, dolore e morte.

Nirbho 
Nirveir 
Non teme nulla.
E non sa nulla
Di vendetta
O di rabbia.

Quando ho scoperto queste verità di Ek Ong Kaar, Sat Naam, Kartaa Purakh - allora come posso mai avere paura ancora ? Come potrò mai essere arrabbiato ? La paura e la rabbia vengono dall'ego - dalla mia percezione limitata abbisognando di proteggere la mia sicurezza e la mia identità. Ma se il Divino mi ha benedetto con la comprensione di questa Forza che attraversa tutto, che scorre attraverso di me e che Fà tutto - allora tutto quello di cui faccio esperienza, è il Divino. Quindi perché dovrei reagire a quello che vedo con paura o con rabbia - se è tutto parte dell'Uno ?

Non è che non dobbiamo porre dei limiti o non combattere l'ingiustizia. Guru Gobind Singh è stato un maestro del vedere il Divino sul campo di battaglia, del pregare ogni aspetto del Creatore, mentre brandisce la spada. Si tratta di più del modo in cui si vede la vita. Rabbia e paura non possono coesistere con l'amore. Combattere e vedere il Divino nel nemico - conoscere il dovere eppure mantenere la compassione nel proprio cuore - questo è il modo dei Sikh. Dove la paura e la rabbia sono - le parole del Guru non sono. Dove le parole del Guru sono, la paura e la rabbia non hanno terra in cui crescere. Questa, secondo me, è la ragione per cui i Sikh nella storia hanno potuto affrontare tali terribili torture e orrori e brillare ancora. Perché avevano incrinato questo segreto del Mul Mantra. E l'esperienza della Divinità in se stessi e all'interno di tutta la creazione è stata così potente e così grande, che anche nel peggiore dei casi, hanno potuto vedere il Divino nell'altra persona. E così hanno potuto passare attraverso la sfida con l'amore invece che con la paura e la vendetta.

Akaal Muret
Immortale.
Egli viene nella forma.

Andare oltre la paura e la rabbia, una percezione, una consapevolezza si apre dentro di noi. E a un tratto possiamo toccare questo Spirito Immortale in noi. La nostra proiezione come esseri umani comincia ad incanalare questa Luce. E noi diventiamo l'Immagine dell'Imperituro mentre siamo sulla Terra.

Non è un trucco mentale o una filosofia. Una argomentazione o politica. E' qualcosa che inizia a fiorire quando ci muoviamo aldilà di paura e rabbia. Perché quando si inizia a vivere oltre la paura e la rabbia e a sentire il nostro potere dal più profondo, più vero, più genuino amore all'interno di noi stessi - allora il fatto che siamo Immortali comincia a farsi conoscere dalla nostra mente cosciente. In questa consapevolezza, possiamo rappresentare la Divinità Immortale nella vita di ogni giorno. Attraverso le nostre parole, attraverso le nostre azioni, attraverso il nostro abito, attraverso ogni nostra interazione. Rappresentiamo nella forma la verità e la realtà del Divino Immortale. Nel tempo, questo dà luogo a vivere la Rehit. Perché nella Rehit, Guru Gobind Singh diede ai Sikh una disciplina e una struttura da Akaal Moorat - di essere l'immagine dell'Imperituro, l'Immortale nella materia.

Ajuni 
In sé,
Non è mai nato.

Immortale nella forma. Mai nato. Anche se la mente non ha la capacità logica di definirlo, il nostro Spirito è sempre esistito e continuerà ad esistere sempre. Nessuna morte. Nessuna nascita. Nessun inizio. Senza fine. Solo un grande gioco, un apprendimento continuo - un passaggio da forma a forma attraverso il tempo e lo spazio.

Percependo la realtà dello Spirito Interiore Immortale e la comprensione che non c'è mai stato un inizio per noi in ogni caso, la mente può penetrare attraverso la nebbia del tempo ed arrendere il suo ego finito a qualcosa di molto più grande.

Seibhang 
Fluendo attraverso i cicli
Di nascita e morte.
Si muove
Dalla propria
Purezza e Proiezione.

La vita ha bisogno di definizione per compiersi. E per la maggior parte di noi - la mente ci dà la nostra definizione. Siamo "avvocati", "ingegneri", "amanti", "ministri", "scrittori", "ribelli" - parole, dipinti, immagini che dirigono il modo come usiamo il nostro respiro, la nostra voce, la nostra creatività per formare la nostra vita.

Guru Nanak ci dà una definizione diversa. Saibhang. E' una definizione che vale per l'anima, lo spirito. E in tale definizione, la nostra purezza interiore fluisce attraverso il tempo e lo spazio, chiamando una esperienza dopo l'altra, avanti fino a quando siamo in grado di unirci consapevolmente in Unione con Ek Ong Kaar. Con l'origine. Con l'Uno. Il Completamento.

Questa definizione si applica una volta ci rendiamo conto che siamo Immortali nella Forma, mai nati. In quella vastità di Identità - Saibhang diventa una linea guida su come affrontare la vita, come coinvolgere lo spazio più piccolo di tempo che abbiamo sulla Terra - in questo corpo, in questa esperienza. Piuttosto che cercare di creare una identità definita e la sicurezza per noi stessi, Saibhang ci chiede di vedere la nostra vita nel contesto di un cammino molto più grande. E di continuare a scorrere in avanti, per completare quello che siamo, in modo che la mente possa consapevolmente fondersi nel Sé Illimitato e permettere che la Divinità Interiore possa completare il viaggio.

Gur Prasaad 
Questa comprensione
Arriverà a te
Dolce come una benedizione,
Come un dono,
Attraverso il Guru.

Abbiamo bisogno di un insegnante. Abbiamo bisogno di una guida. Solo un idiota è convinto che la sua mente riesce a capire tutto per proprio conto. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci insegni come legare le scarpe, come vestire noi stessi. Poi più grandi - a contare, a scrivere le lettere. E tuttavia per lezione più sublime e importante di tutte - la lezione di ciò che un essere umano è, lo scopo della vita umana - noi a volte in modo arrogante riteniamo che non abbiamo bisogno di nessun insegnante del tutto.

E' la prova dell'esistenza di Dio in un mondo che mette in discussione l'esistenza del Divino, che così tanti insegnanti sono venuti a darci un sentiero per tornare a casa. Per i Sikh, il Maestro è la Shabad, la Parola del Guru data dal Divino. E meditando su quella Corrente Sonora della Shabad, si allena la mente alla realtà di tutto quello che il Mul Mantra ha descritto. Quindi cerchiamo quella benedizione, quel dono che passa attraverso il Guru. Infatti, così come mai potremmo noi stessi insegnare come legarci le nostre scarpe, così anche - il viaggio di unione nella Divinità ha bisogno di un esempio da seguire, ha bisogno di orientamenti, di principi e una Voce che può ricordare la verità quando ci si allontana dal percorso.

Jap
In ogni momento
Continua.
Nella sua continua
Rimembranza.

Vi è un solo comando in tutto il Siri Guru Granth Sahib. Ci sono molti, molti suggerimenti, ma un solo ordine da obbedire. Jap. Ripeti. Continua a meditare su questo. Più e più e più volte. Con l'amore nel tuo cuore. Arrenditi. E ricorda.

Come qualcuno che fa marketing, so che la legge del marketing è la ripetizione. Non importa come l'annuncio sia di fantasia, quanto grande o costoso. La ripetizione è la chiave per qualcuno per ricordare il tuo messaggio. Per essere in grado di identificare il tuo prodotto. Il mercato ha bisogno di vedere l'annuncio più e più e più volte ancora - per ricordare.

Guru Nanak ha capito questa psicologia di base dell'essere umano. E così egli ha dato questo comando nel Mul Mantra. Ripeti. Rimembra. Medita su di esso più e più volte ancora - in modo da poterlo identificare. Così che tu possa imparare la verità di esso e vederla di persona. In definitiva, il Guru non può che indirizzarci in una buona direzione. Spetta a noi fare il lavoro. E per i Sikh, Jap è il lavoro.

Aad Sach
Jugaad Sach
Hei Bhi Sach
Naanak Hosi Bhi Sach
Dall'inizio
Questa Verità era Vera.
Per tutto il tempo e lo spazio
È Vero.
Anche ora,
Questa Verità è Vera.
Nanak dice:
Sarà sempre Vera.

Il sigillo del Mul Mantra è la dichiarazione di Guru Nanak, che ciò che è stato descritto nei versi precedenti - sulla natura del Divino, circa l'Identità Divina dentro di noi, sul processo di diventare svegli a quella realtà, circa la necessità di un Guru e l'ordine di ripetere - tutto questo è Vero, non importa quale era, non importa quale tempo e spazio. Il Mul Mantra dà l'essenza della realtà da prima del Big Bang fino alla fine dell'Universo fisico come noi lo conosciamo e non solo.

Per noi, come esseri umani, ancorarci a questa conoscenza, ci può dare un profondo senso di sicurezza. Questo sigillo esiste per eliminare dubbi, per creare fiducia e  fede. Così che, impegnandoci col messaggio del Mul Mantra e realizzando la sua verità, abbiamo l'opportunità di trovare il Divino dentro; non importa in quale circostanza della vita siamo nati.

Scrivere e dialogare sulla Divinità è così importante. Da quando gli essere umani sono esistiti - nella storia, nel mito e prima ancora - il nostro modo di discutere la Divinità definisce lo scopo della vita umana. In un mondo che è impazzito con tante parole, tante immagini, tante comunicazioni che confondono - il Mul Mantra ci dà una solida identità. Ci radica in una realtà così potente e profonda che le nostre vite possono essere vittoriose di gioia, di amore e compassione anche nei momenti più difficili.
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