Yogicamente in verticale sulle mani


Sul forum di yoga.it si parlava di come fare la verticale sulle mani:

"Eccolo lì .... secondo me è come dici tu, ma solo in teoria. In pratica per fare la verticale sulle mani, così come la gran parte dele posizioni più impegnative, non si riesce se si cerca solo l'allineamento. La fluidità, la leggerezza, l'allineamento che permettono di fare una verticale senza sforzo, in modo yogico, noi comuni mortali non ce l'abbiamo. Non potremmo farla, se volessimo farla così. Quindi ci andiamo di muscoli, di addominali contratti, di rotule forzate in su e a volte purtroppo di rigidità. Questo è il nostro punto di partenza. Solo "dopo" che per un tot di tempo, ma parlo di anni, la posizione l'abbiamo fatta così, allora "capiamo" in senso di esperienza corporea la posizione, e quindi riusciamo a farla in modo yogico, fluidamente, senza sforzo muscolare. Se io mi decidessi a fare la verticale sulle mani yogicamente, non salirei neanche per sbaglio. Non credi anche tu ? O vuoi farmi davvero credere che un povero occidentale qualunque senza preparazione fisica riesca a fare la verticale yogicamente ?"


E allora, Paolo Proietti, risponde:

"Il corpo umano è fatto alla stessa maniera. E' il pensiero che ti blocca. Il corpo di uno yogi deve essere morbido e flessuoso come quello di una ragazzina di 12 anni. I muscoli troppo sviluppati bloccano il flusso dell'energia.

E' il pensiero che blocca.

Se non ti riesce vuol dire che anziché al fluire dell'energia stai pensando a "fare una posizione". Il pensiero di "farla" e il pensiero che sia difficile, ti spinge a cercare soccorso nella tua maniera vecchia, pre-yoga di fare le cose.

Devi prima visualizzare la posizione come se l'avessi già fatta. Se non lo fai il tuo corpo automaticamente "si prepara" e la preparazione significa contrarre dei muscoli che "tu credi" debbano essere usati.

Scusa l'eloquio sconnesso ma non mi è facile spiegarlo con le parole. Provo a descriverti il processo che secondo me è giusto.

Comincia a meditare sul fluire dell'energia. Immagina che il respiro si condensi nel secondo chakra e da lì durante le inspirazioni successive, entri dai piedi percorrendo due canali immaginari all'interno delle gambe. Che salga lungo la spina dorsale ed esca dall'apice della testa; conserva un pò di energia e condensala al centro delle scapole. Da lì esce dalle mani attraverso due canali immaginari all'interno delle braccia. A questo punto dal secondo chakra, l'energia, espirando, esce dalla testa, dalle due braccia e dalle due gambe. L'energia prosegue all'infinito.

Se sei in piedi prova ad abbassarti e a portare le mani verso terra. Immagina che l'energia dei canali delle braccia affondi nel pavimento e vada verso il centro della terra. Morbidamente, un attimo prima di toccare terra con le mani, stendi prima una gamba e poi l'altra emettendo il suono "Ah" come se fosse un sospiro di sollievo: l'energia delle gambe viaggia all'infinito verso il cielo, quella della testa e delle mani verso il centro della terra .......

Se pensi a "fare la verticale", i muscoli che preparano la posizione ti bloccheranno. Se pensi al fluire dell'energia senza bloccare la mente nel pensiero di "fare la posizione", tutto avverra' fluidamente e morbidamente.

E' il respiro che fa allineare il corpo ed è il respiro che ti tiene su. L'aria dalle gambe si unisce al cielo e l'aria dalle braccia si unisce alla terra. Il corpo diventa un mediatore plastico tra cielo e terra. A quel punto potresti cadere solo se il cielo cadesse sulla terra.

Questo è YOGA: "unione tra cielo e terra, tra sole e luna (surya chandra)". Lo yoga è unione e tu lo sai, perchè non lo metti in pratica ? La teoria fine a se stessa non serve a niente, occorre la pratica, se no fai ginnastica e la chiami yoga .

Ricordati chi sei: nel momento in cui ti accingi a fare yoga, sei uno YOGI, anzi sei lo YOGI ... sei Shiva, il NataRaja, come puoi cadere ?

Se ti definisci un qualunque povero occidentale hai perso in partenza, sei un italiano che scimmiotta gli indiani. Se fai yoga invece sei uno YOGI quindi sai benissimo come fare per eseguire una asana. In ogni posizione devi essere Shiva, il NataRaja .... lo yoga e' unione o ce lo ripetiamo così per dire ?

Mi sono lasciato trascinare .... scusami.
Erano 20 anni che non parlavo così .... forse sto invecchiando. Ciao"
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1 commento:

  1. ottima la domanda, valida la risposta.
    concordo con entrambi :)
    sono anni che cerco di imparare a stare sulle, mani, riesco a camminare, ma stare fermi è la cosa più difficile.
    le poche volte che sono riuscito a stare più tempo fermo senza sforzo, erano proprio le volte che riuscivo a mettere l'attenzione al cielo e alla terra, senza pensare alle braccia, le gambe, o al peso corporeo.
    ci vuole un sacco di pratica ma la via è quella!

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