Osteopatia e Yoga


Riportiamo di seguito, un commento all'articolo "Il Segreto dello Yoga nel Segreto della Colonna Vertebrale". Il commento è stato inviato da Pietro Pilotti, Osteopata e praticante di Kundalini Yoga (per un'ampia selezione di libri sull'Osteopatia clicca qui):


Sat Nam Onkar,
devo dire che il tema della colonna vertebrale è molto interessante e voglio dire che ancor più interessante è la visione semplice e disarmante, ma vera, che lo Yoga detiene su questo tema e che si evince dalla lettura dell’articolo. La valenza di queste informazioni è indiscutibile.

Ciò stimola in me diverse riflessioni sul tema, che sento di condividere.

Da parte mia, in qualità osteopata e quindi di operatore del settore vorrei aggiungere delle considerazioni in più (spero utili per chi voglia leggere) a validare ulteriormente l'importanza basilare dell'asse vertebrale e l'esigenza primaria del mantenimento del suo equilibrio funzionale e della sua mobilità.

Intanto una considerazione di carattere generale: tante scuole terapeutiche basano la loro azione sul riequilibrio della colonna vertebrale. Tutti conosciamo più o meno i trattamenti posturali delle varie scuole che si sono venute a sviluppare (per imparare questi metodi dopo il regolare percorso di laurea paghi cifre consistenti). Tali concezioni mirano a creare degli operatori specializzati ed a creare però, il più delle volte, una dipendenza da parte dei pazienti .... "ciò perchè tutto è business" ..... “le conoscenze me le tengo strette per costringerti a consultarmi !”. Questo aspetto nell’ambiente medico è molto frequente ed avviene spesso senza cattiva fede ma in virtù dello status della figura di chi si sente depositario della scienza medica.

Ciò è giusto ma entro certi limiti ! Se la salute è un diritto dell’uomo, perché ci nascondiamo dietro le nostre false conoscenze trasmettendo ed alimentando la paura ed il senso di completo non controllo sul nostro stato di salute ? Perché noi stessi operatori della salute, per la maggioranza dei casi, ne siamo vittime !

Dobbiamo sforzarci di rendere accessibile a tutti la conoscenza e dobbiamo trasmetterla ed espanderla al fine di rendere indipendenti i pazienti il più possibile ….. e non dire “.... è sì, signora sei lei vuole stare bene deve fare trattamenti posturali tutta la vita”. Bella prospettiva per la signora e bella onestà del professionista !! In effetti non ci si pone neanche il problema; il professionista il più delle volte non lo fa in cattiva fede, perché magari non sa e non conosce la validità dell’auto trattamento.

Quello che dobbiamo fare ora è creare consapevolezza e non dipendenze !

Perché dico questo ? Perché con la tua lettura Onkar, riguardo la colonna vertebrale, fai un bel regalo a tutti coloro che sanno capire e a tutti coloro che, affetti da problemi vertebrali, intuiscono che la risoluzione dei loro problemi può dipendere dal solo loro impegno personale.

È quindi solo un problema di consapevolezza, ed allargando il cerchio, rendersi conto che i malanni di cui siamo affetti, dai più stupidi ai più catastrofici, derivano dal nostro modo di rapportarci con il mondo e dai nostri pensieri sbagliati. In altre parole dal nostro stato interiore.

Uscire da queste condizioni patologiche, che non a caso sono giunte ad informarci che stiamo percorrendo una via sbagliata, dipende da noi, è questa la sfida !

L’aiuto all’esterno deve essere chiesto, certamente, e ancora più certamente va dato quando ci viene richiesto, ma è fondamentale comprendere e far comprendere che l’aiuto più consistente non può giungere che da noi stessi.

Le nostre forze di autoguarigione sono illimitate ed il nostro sistema biologico le detiene a livello genetico ed ancestrale. Bisogna solo liberarle attraverso un percorso di consapevolezza.
Ormai è giunta l’ora di rendersi conto di questo e spazzare via tutta la cattiva informazione che tenta invece di dimostrarci il contrario.

Io sono intuitivamente convinto che ognuno può percorrere come vuole ed a partire da dove vuole il suo percorso evolutivo, l’importante è sentire l’esigenza di farlo. Io per esempio ho deciso di farlo a partire dal mio lavoro.

Comunque lo Yoga è tutto questo, ed il lavoro sulla colonna da te proposto è una bella sintesi da cui partire .… per chi ha orecchie per intendere ovviamente !

Complimenti ancora e grazie per l’opportunità.

Finite le considerazioni generali, a validare ancora di più la lettura dell’articolo sulla colonna vertebrale, mi permetto di esporre alcune nozioni personali derivanti dalla mia professione che spero possano essere utili.

L'osteopatia degna scienza medico olistica, considera la colonna vertebrale il sistema anatomico/funzionale chiave, al fine del mantenimento e del ripristino della salute dell'organismo. Tutti gli organi ed i visceri hanno la loro connessione somatica a livello dei vari segmenti vertebrali. Ciò rende possibile inibire o stimolare e riequilibrare le funzioni degli organi attraverso una azione a livello vertebrale. I nostri muscoli e le nostre articolazioni, la nostra manualità, la nostra motricità ed il nostro trofismo generale dipendono dallo stato della nostra colonna vertebrale.

Ma c’è di più. La colonna vertebrale, quale susseguirsi di segmenti vertebrali articolati fra loro, che si esprime con le sue variabili e soggettive caratteristiche statico dinamiche, nasconde e protegge l’asse duramerico. L’asse duramerico concretizza una unità anatomica funzionale più allargata definita sistema “cranio sacrale”.

L’asse duramerico o asse meningeo appare come un’unità distinta (ma distinta non è) in quanto è ben evidente anatomicamente, in ragione delle peculiarità istologiche ed in ragione delle sue inserzioni ossee, la connessione e la continuità meccanica che c’è tra il cranio ed il sacro (la falce cerebrale e il tentorio all’interno del cranio, il manicotto durale che corre all’interno del canale vertebrale fino al coccige).

Ora nell’osteopatia “illuminata” si è giunti a dire che non sappiamo dove inizia e dove finisce il sistema cranio sacrale e ciò non significa “ignorare” ma essere invece consapevoli che i sistemi anatomici più profondi dell’organismo sono in connessione con la profondità dell’essere (profondità intesa come sede delle emozioni e della mente e se consideriamo la mente e le emozioni come strumenti dell’anima non possiamo escludere niente), con le periferie più estreme dei nostri arti ed i meandri più nascosti dei nostri visceri.

Le fasce del nostro corpo o sistema connettivo non possono essere distinte, compongono un sistema unico, indivisibile ed integrato in altre parole tensegrile. Io amo dire “tutte le fasce del nostro corpo si connettono con la dura madre o se volete la dura madre è madre di tutte le fasce”. Il sistema fasciale sprofonda fino all’interno di ogni cellula specializzata nei tessuti più diversi del nostro organismo, formandone il citoscheletro ovvero lo scheletro della cellula.

Dobbiamo quindi e non possiamo fare altro che considerare la colonna vertebrale quale parte integrante di questo sistema cranio sacrale, rilevante espressione anatomica e funzionale della globalità dell’organismo, e la possiamo definire a ragione la “centralina operativa del nostro organismo”.

E' una esperienza comune dell’osteopata quella d’interferire con il ritmo cardiaco ad esempio spingendo a livello della 3^ vertebra dorsale per normalizzare un’attacco di tachicardia. Ciò non è un miracolo ma si basa sul fatto che a quel livello midollare ci sono dei centri cardio regolatori. Questo è un esempio del fatto che, avere un blocco di mobilità a quel livello, può perturbare tali centri e quindi di conseguenza il cuore.

Ugualmente, se si stimolano i gangli ortosimpatici a livello vertebrale della zona dorsale medio/bassa, si può ottenere una vasocostrizione a livello epatico che nel caso di stasi a questo livello è una ottima cosa.

Quindi il lavoro a livello vertebrale ha un impatto notevole. Non ci sono dubbi per l’osteopatia.

Quindi, quanto è importante allenare la nostra colonna alla flessibilità e liberarla dai blocchi e tenerla trofica ?

Ciò significa rendere un grande servigio per tutto il nostro organismo e in ragione dell’asse cranio sacrale, rendere equilibrato il nostro stato psico-endocrino-immunologico ed energetico.

Insomma per me, dal punto di vista professionale, il sistema cranio sacrale che ho spiegato e che comprende la colonna vertebrale, sta diventando sempre di più un ottimo mezzo per capire l’organismo. Per interagire con esso e con il suo stato energetico e per tentare di rimuovere i blocchi (emotivi e strutturali) che impediscono il libero fluire dei liquidi e dei segnali in essi trasmessi, liberando la biochimica, le vie ormonali, ottimizzando il metabolismo ed aiutando l’organismo a riequilibrarsi.

L’ascolto in particolare del sistema cranio sacrale è l’aspetto più affascinante dell’arte osteopatica.

L’osteopatia non è comunque, per sfatare le comuni credenze, semplice e “bruta” manipolazione. Spesso lo può diventare se l’approccio é inadeguato e spesso capita anche a me di caderci, ma mi accorgo che la mia evoluzione, in particolare in seno a questa disciplina, si sta muovendo verso un approccio più morbido e basato sull’ascolto di ciò che il corpo della persona vuole esprimere per poter interagire con essa. Questo mi gratifica molto.

Lì dove si trova una restrizione di mobilità, bisogna fermarsi e porre la struttura in una situazione di equilibrio (punto neutro). Aspettare fino a che l’organismo stesso attraverso le sue forze intrinseche, riesca a trovare la soluzione.

La comunicazione che avviene tra operatore e paziente diviene unica e gratificante per entrambi. Sicuramente iniziano ad attivarsi canali energetici che non possiamo definire e comprendere con la nostra mente razionale e scientifica .... ma non c’è dubbio che esistono.

Il sistema cranio sacrale esprime una sua mobilità ritmica intrinseca e pulsatile trasmessa dalla dura madre e che cessa con la morte (ogni struttura la detiene quale riverbero di tale pulsazione centrale che si fonde agli altri ritmi vitali, quale quello cardiaco e respiratorio). Questo ritmo quindi è sinonimo di vita, esso è di circa 12 cicli a minuto.

La qualità del ritmo e dell’ampiezza di questa pulsazione viene considerata come l’espressione dello stato di salute ed energetico del soggetto. Il fine terapeutico è quello di rilanciare questo ritmo e liberarlo da eventuali costruzioni che possono essere di natura strutturale traumatica od emotiva e che hanno sicuramente un impatto generale sull’organismo. Ciò va fatto con molta discrezione e gentilezza, senza forzare eccessivamente la struttura.

La dura madre costituisce il tessuto connettivo più profondo che c’è. Essa costituisce le membrane craniche, cioè la falce ed il tentorio che definiscono l’anatomia del cervello e si prolungano verso il basso, (se vediamo lo sviluppo embriologico ciò avviene in senso contrario … ovvero lo sviluppo encefalico è l’ultima tappa embriologica del tessuto nervoso e questo va dal basso verso l’alto) avvolge il midollo e diviene un manicotto durale.

La dura madre si aggancia fortemente all’interno delle ossa craniche definendo i seni venosi, si aggancia intorno ad ogni forame vertebrale e si prolunga intorno ad ogni nervo disperdendosi in periferia. Trova infine il suo aggancio in basso a livello del coccige. La sua peculiarità istologica la fa ben riconoscere agli anatomisti che la riconoscono come un involucro intimamente connesso alle altre due meningi più interne (l’aracnoide e la pia madre) e che formano il così detto sistema cranio sacrale. Tra le meningi avviene la circolazione liquorale, la più profonda circolazione liquidiana del nostro organismo.

Essendo la colonna vertebrale il tutore dell’asse midollare in continuità con il cranio e l’encefalo è fuori di ogni dubbio che essa non è solo un semplice insieme di vertebre articolate fra loro ma costituisce un insieme integrato che riassume e concretizza la nostra essenza.

con simpatia, Pietro Pilotti
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La pazienza paga


Ecco le splendide parole di Yogi Bhajan sulla pazienza, con la sua voce originale e la traduzione in italiano. (usa il player in basso)


Sii paziente. Aspetta. Lascia che la mano di Dio lavori per te. Lui ha creato te, lasciagli creare anche tutti gli elementi, le circostanze, le opportunità e le capacità. | Perché vacilli, essere mortale? Il Creatore stesso ti proteggerà.| Lui che ti ha creato penserà anche al tuo nutrimento. Oh individuo, perché dubiti così? Colui che ti ha creato si prenderà cura di te.

Colui che ha creato questo universo, i pianeti, tutte le potenzialità e le opportunità di questo mondo, è anche colui che ha creato te. Aspetta, sii paziente, appoggiati a lui e tutto ciò che c'è di meglio arriverà a te. (Dimora in Dio) Affidati a Dio. Affidati a Dio. Affidati a Dio. Sostieni la tua anima. Affidati a Dio e sostieni la tua anima. Affidati a Dio e sostieni la tua anima.

Allora tutte le opportunità e le potenzialità del creato che sono nel tuo migliore interesse saranno ai tuoi piedi. Tu hai bisogno di milioni di cose; e milioni di cose ti arriveranno, se sei stabile, definito, fermo, paziente. Ricorda che il Creatore ti protegge e che la Creazione è pronta per servirti, se tu .... sarai te stesso.

Quindi per favore allontana i fantasmi della tua vita, e smetti di inseguirli. Fortificati, concentrati, sii te stesso. Possa tutta la pace, la serenità e la prosperità raggiungerti sempre ! Sat Nam.

Ascolta su Radio Sat Nam
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La legge dell'effetto e della causa


Sperimentiamo ogni giorno, nella nostra vita, la famosa legge della causa e dell'effetto. Ma c'è una seconda legge, quella dell'effetto e della causa. Dal libro "La mia Via, la via delle Nuvole Bianche" di Osho - Edizioni Mediterranee, Onkar Singh legge un brano che tratta di questa "magica legge". (Per un'ampia raccolta dei libri di Osho clicca qui)


Puoi ascoltare direttamente l'audio su Radio Sat Nam, usando il player in basso.


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Il Mantra di Protezione


Lo sai che per proteggerti dagli incidenti e dagli imprevisti basta recitare per tre volte un Mantra del Kundalini Yoga ? (per acquistare online i Mantra del Kundalini Yoga clicca qui)


Eppure, non esiste qualcosa chiamato "incidente". Si tratta solo di un evento innescato dalle coordinate di spazio e tempo. Accade quando ti trovi in un certo luogo e in un particolare momento. Può essere il luogo giusto nel momento sbagliato oppure il luogo sbagliato nel momento giusto.

C'è un segreto nel Kundalini Yoga per proteggere te stesso da un incidente; esso crea un cuscino, un ritardo nel tempo che cambia la tua localizzazione futura nello spazio. Questo Mantra di Protezione ti dà un margine sopra il tempo e lo spazio. Ti porta via solo pochi secondi per ripeterlo tre volte, così che si crei un margine di sicurezza di due metri da quel momento cruciale nel quale, altrimenti, potresti incontrare un "incidente".

La Protezione e la Guida sono sempre con noi; sono nel nostro profondo. Soltanto siamo ciechi, delle volte. Per sgombrare la nostra percezione dalle nubi che la offuscano e per aprirci alla ricezione della Protezione e della Guida, usiamo questo Mantra. Andiamo alla sorgente della Saggezza e al Maestro che è dentro di noi:

Aad Gurè Nameh
Jugaad Gurè Nameh
Sat Gurè Nameh
Siri Guru Dev-e Nameh

Traduzione: Mi inchino alla Saggezza Originaria, Mi inchino alla Vera Saggezza attraverso tutte le Ere, Mi inchino alla Vera Saggezza, mi inchino alla grande Saggezza Immanifesta.

(per acquistare online i Mantra del Kundalini Yoga clicca qui)

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Il Segreto dello Yoga nel Segreto della Colonna Vertebrale


Quando si parla di Yoga, di stretching, di posture e di flessibilità, la maggior parte delle persone si concentra sulle cose sbagliate - come i loro fianchi, le spalle, i muscoli posteriori della coscia. (Per un'ampia raccolta di libri sullo Yoga acquistabili online clicca qui)


Infatti, le posizioni Yoga sulle quali le persone lavorano più duramente, spesso riguardano i muscoli e le articolazioni principali. Eppure, gli yogi hanno detto che l'età di una persona non si misura dal numero di anni ma dalla flessibilità della colonna vertebrale.

Quasi l'intera pratica fisica dello Yoga è sulla preparazione della colonna vertebrale per le pratiche avanzate a venire. La maggior parte delle persone che praticano Yoga non capiscono questo e ancora meno realizzano il segreto nascosto dello Yoga che è contenuto all'interno della colonna vertebrale. E quando si scopre questo segreto, si può dominare tutto ciò che lo Yoga ha da offrire.

Per apprezzare l'importanza della colonna vertebrale nella pratica, cerca di capire che tutto il movimento inizia ed è integrato attraverso l'area spinale. Tutti i nervi, in ultima analisi, si ricollegano alla colonna vertebrale. Tutti gli organi sono colpiti dalla salute della colonna vertebrale. Anche i nostri stati emotivi sono associati e situati in diverse zone della colonna vertebrale.

Associato con la spina dorsale "fisica", è il canale energetico nello Yoga conosciuto come Sushmana. Esso muove l'energia psichica, il prana, attraverso il sistema dei chakra. La colonna vertebrale, o il canale energetico Sushmana, deve essere verticale rispetto al piano orizzontale della Terra, per permettere all'energia nel corpo di muoversi verso l'alto attraverso i chakra e risvegliare la coscienza che è "l'unione" dello Yoga. Per questo motivo non possiamo che meditare o praticare pranayama e mantra, mentre siamo seduti in posizione verticale con la spina dorsale "dritta" e non stando sdraiati. Perché come esseri umani, ci muoviamo e sediamo con la spina in verticale rispetto a quasi tutte le altre creature che vivono la maggior parte della loro vita con le loro spine dorsali, orizzontali. E, anche se in contrasto con il recente aumento di popolarità del "Doga" - lo yoga per il tuo cane -, solo gli esseri umani con le loro evolute spine in verticale hanno la capacità innata di raggiungere il successo nello Yoga. Mi spiace, Fido.

Il segreto dello Yoga nel segreto della colonna vertebrale, è questo. Quando pensiamo al movimento della colonna vertebrale, si tende a concentrarsi principalmente sulla curvatura della colonna vertebrale in avanti e indietro. Infatti, la maggior parte delle posizioni Yoga sono piegamenti in avanti e all'indietro. L'altro modo in cui di solito si sposta la colonna vertebrale, sia nella vita che nello Yoga, è da una parte all'altra, da sinistra a destra, come rappresentato dagli esercizi di torsione. Così, per la maggior parte di noi praticanti, siamo bloccati in un rapporto a quattro dimensioni con la nostra spina dorsale: ci pieghiamo avanti, indietro, a destra e a sinistra. Comunque, il movimento più importante della colonna vertebrale, dal punto di vista dello Yoga, è quello di muovere la spina dorsale in sù e in giù. Ciò accade raramente - in genere se alziamo le braccia sopra la nostra testa a volte avviamo questo sù e giù della colonna vertebrale.

Perché questo sù e giù della colonna vertebrale è vitale per il successo nello Yoga ? Perché consente all'energia della forza vitale del corpo e all'energia Kundalini della consapevolezza di muoversi verso l'alto e verso il basso attraverso i chakra e risvegliarti al tuo vero Sé. Se tale rivelazione esoterica non ti convince, puoi semplicemente considerare che il sù e giù della colonna vertebrale allevia la compressione costante sui dischi vertebrali creata dalla forza di gravità su una spina dorsale in posizione verticale e quindi, mantiene il sistema nervoso e gli organi sani.

Mentre si può e si deve entrare in sintonia con la dimensione del movimento verso l'alto e verso il basso della colonna vertebrale durante la pratica degli asana, forse il miglior modo di praticare e beneficiare di questo movimento è durante le posture sedute. Come si avanza nella pratica yoga e si incorporano sempre di più meditazioni, mantra, pranayama, si spende sempre più tempo in posizioni sedute. Infatti gli yogi trascorrono la maggior parte dei loro momenti in posizioni sedute, con la colonna vertebrale tenuta in consapevole allineamento verticale con la Terra.

Nelle posture sedute, comincia a esplorare il movimento del corpo che si verifica con il respiro. Quando inspiri, la spina dorsale si allunga in modo naturale appena la testa viene sollevata dal respiro in entrata. Mentre espiri, la spina dorsale scende naturalmente e affonda verso la Terra. Senti, esplora e sostieni questo naturale movimento ascendente e discendente della colonna vertebrale con il tuo respiro. Permetti allo spazio all'interno della colonna vertebrale di espandersi verticalmente. Connettiti con il movimento verso il cielo e la Terra, dalla cima della testa al coccige.

Per esagerare questa sensazione, solleva le braccia sopra la testa e unisci il palmo delle mani. Impercettibilmente sollevati verso l'alto sul tuo inalare, rilasciati in basso sull'espirare. Fai l'esperienza dell'allungamento e della chiusura. Dopo pochi minuti, abbassa le braccia e continua la connessione tra il respiro e il movimento.

Semplicemente, creare e lavorare con questa coscienza del movimento dell'energia verso l'alto e verso il basso della colonna vertebrale ti sosterrà fortemente in tutte le pratiche Yoga, dal pranayama alle asana, alla meditazione.

Questo è il segreto della colonna vertebrale che sblocca l'energia della consapevolezza e che trasforma la coscienza del praticante di Yoga.

Fonte: Mehtab Benton; Traduzione di Onkar Singh Roberto
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Come si deve parlare


Per Yogi Bhajan, il Maestro del Kundalini Yoga, è fondamentale non dire mai cose contro ogni forma umana, perché è una calunnia contro ciò che Dio ha creato. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Generalmente quando parlate tra voi vi agitate, vi arrabbiate, vi ammalate mentalmente e abbandonate la vostra reale identità. Voi dite le cose per ferire gli altri. Ricordate, una parola sbagliata detta, vive per sempre, sulla Terra e nei cieli. Non c'è modo di uscirne. Così, parlare, non è solo per esprimersi; parlare non è solo comunicazione. E' uno strumento, è un arma che taglia le labbra per sempre.

L'arte della comunicazione è semplice e deve fluire da voi. Non reagire e non agire negativamente nella comunicazione. E' molto pericoloso. Non c'è soluzione. Si porterà via tutti i vostri meriti. E vi lascerà vuoti, superficiali, nel dolore. Questo è il potere delle parole negative. Pertanto, in nessun caso siete tenuti a usare un linguaggio negativo e non dovete comunicare in un modo che sia offensivo. Nè si deve parlare in un modo che sarebbe solo adulatorio. Parlare, non dovrebbe essere né strafare né sotto-fare, né super-positivo, né super-negativo. Parlare dovrebbe essere diretto, perché tra due linee, la strada diretta è la più breve.

Chiacchierare, comunicare, parlare, scrivere, è tutto buono. Ma quando arrivano le avversità, la comunicazione si romperà. Mai rompere la comunicazione, né con un nemico, né con un amico. Mantieni la comunicazione. Questo è ciò che Dio fa. La comunicazione è solo vibrazione. Mantieni la vibrazione. Ma sii positivo. Non ascoltare mai le negatività.

Una persona consapevole parla con assoluta dignità e fede assoluta. Mai e poi mai dire cose contro ogni forma umana, anche inconsciamente, perché è una calunnia del divino, contro ciò che Dio ha creato.

Estratto da "KRI Level 2 Module Conscious Communication Manual by Yogi Bhajan"
Traduzione di Onkar Singh Roberto

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